• Sala VIII Centenario, Rettorato, Via Zamboni 33, Bologna
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25 GENNAIO 2024

Sala VIII Centenario, Rettorato, Via Zamboni 33, Bologna
dalle 15:00 alle 18:00

A partire dell’esperienza del progetto Europeo (H2020) Una.Resin in cui sono state sviluppate metodologie e strumenti per la creazione di ecosistemi di ricerca e innovazione nelle reti transnazionali di ricerca ci si propone di analizzare l’impatto della trasformazione digitale e della interconnessione dei dati e di ecosistemi interdipendenti sulla conservazione e comunicazione del patrimonio culturale. 

Ci si interrogherà in che modo le infrastrutture digitali di ricerca dialogano con il patrimonio culturale, e con le aggregazioni di dati e patrimoni digitali di Biblioteche, Archivi e Musei. 

Non ci si limiterà a considerare il materiale dei musei e delle biblioteche universitarie ma si cercherà di considerare la galassia di iniziative di ricerca e di materiale conservato anche da altre istituzioni extra-universitarie che le Università elaborano e mettono a disposizione attraverso specifici progetti tematici/disciplinari.  

La finalità della riflessione è l’avvio di un dialogo su forme di condivisione del patrimonio culturale che siano compatibili ed interoperabili con le infrastrutture di ricerca nell’ambito del fertile scambio degli Istituti culturali e delle comunità patrimoniali con le istituzioni di ricerca scientifica, così da transitare nelle infrastrutture digitali un ecosistema che precede quello digitale e che quindi trasfonde in esso una complessa esperienza e attività di integrazione di relazioni semantiche di disparati ambiti scientifici e didattici 

Si dialogherà su come le Università possano facilitare – attraverso le proprie reti territoriali e internazionali – la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso infrastrutture digitali di ricerca, non limitandosi al proprio patrimonio ma stimolando anche l’interoperabilità con altre iniziative locali e internazionali e operando sinergie su temi di comune interesse (preservazione a lungo termine, forme di partecipazione innovative, Citizen science, storytelling, licenze aperte ecc.). 

Ulteriori spunti di riflessione riguarderanno la flessibilità dei modelli concettuali per l’integrazione dei contenuti e dei metadati, così da assicurare il potenziale di interazione con le infrastrutture digitali di ricerca che i diversi ambiti disciplinari strutturano a livello internazionale, anche in funzione dello sviluppo di nuove modalità di condivisione dei dati di erogazione e di sviluppo di servizi (soprattutto di Knowledge Discovery).

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