Il servizio Proxy consente agli utenti autorizzati di poter essere riconosciuti anche fuori dalla rete di Ateneo come legittimi aventi diritto all’accesso ai contenuti.
Come indicato nella pagina Linee guida sulle condizioni generali di accesso e di utilizzo delle risorse elettroniche, anche in caso di connessione tramite proxy l’utente è direttamente responsabile del corretto utilizzo delle risorse elettroniche secondo le clausole sottoscritte dall’Ateneo nei contratti con fornitori ed editori.
L'Ateneo tuttavia, per salvaguardare il diritto generale di accesso attraverso il Proxy, si impegna a vigilare attivamente sul rispetto degli usi consentiti e ad individuare eventuali abusi e si riserva la facoltà, in via precauzionale e dandone avviso all'interessato, di inibire temporaneamente l'accesso all’utente di cui si rilevino utilizzi impropri.
Questo tipo di accesso deve inoltre rispondere a quanto previsto dal "Testo Unico sulla Privacy e sull'Utilizzo dei Sistemi Informatici" di Ateneo (DR 271 del 23/02/2009) che vieta l’uso della rete, dei servizi e delle applicazioni dell'Ateneo per scopi non inerenti all’attività istituzionale (art 28. Limiti d’uso) e prevede il rispetto delle seguenti prescrizioni:
- "le credenziali istituzionali sono personali, non cedibili e utilizzabili esclusivamente dal proprietario" (art. 26. Autenticazione informatica e telematica);
- “l'utente è pienamente responsabile delle proprie attività e dei dati trasmessi e/o resi pubblici mediante l'uso delle credenziali istituzionali a lui associate" (art. 27. Obblighi dell’utente);
- "l'utente è tenuto a conservare segretamente la propria password, a non cederla a terzi e a non lasciare sessioni di lavoro aperte e incustodite" (art. 27. Obblighi dell’utente).